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Il tempo e la grazia. Per un´etica attiva della salvezza

Il tempo e la grazia.  Per un´etica attiva della salvezza

Il tempo e la grazia. Per un´etica attiva della salvezza

Editorial: Donzelli

Pàgines: 136

Any: 1995

EAN: 9788879891202

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Nell´inquieto spazio culturale del Novecento echeggia ancora, come Husserl attesta, il grido di Sant´Agostino dinanzi all´impossibilità di dire il tempo - quel tempo che, dentro di noi, tuttavia intendiamo come intendiamo noi stessi. Le idealizzazioni del tempo, variamente proposte da Bergson, da Gentile, dallo Heidegger di Essere e tempo (1927), non sono che grandi «retoriche» di rassicurazione. Conviene piuttosto riprendere alcune tracce, qua e là lasciate, nel lungo corso del pensiero, da Aristotele, da Wolff, da Kant e dallo stesso Heidegger negli anni 1919-1923. E in particolare, a partire dalla segnalazione di Binswanger, ripresa da Foucault, è opportuno concentrarsi sul fenomeno del repentino. Qui «si urta ontologicamente contro il fondo» dell´esistenza, dove ogni «deduzione» è importante. Si è di fronte non ad un´idea, ma ad un irriducibile fatto. Nel repentino il tempo si scopre come vissuta irruzione della differenza, sentimento traumatico di «destabilizzazione», affettività primigenia da cui ogni senso si origina. Il discorso critico che Masullo avvia offre alla coscienza le condizioni razionali perché essa sospenda la razionale discorsività e ascolti al fondo di sé, come suo incessante nascere, il sordo grido di morte che si nomina tempo, e insieme la voce sommessa dell´assoluta contingenza, del senza-ragione che si nomina grazia.

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