Il quadro delle meraviglie. Scritti per teatro, radio, musica, cinema

Il quadro delle meraviglie. Scritti per teatro, radio, musica, cinema
Con Il quadro delle meraviglie troviamo il padre letterario del Commissario Montalbano in una nuova e insolita veste: il librettista. L’omonima opera musicata da Franco Mannino è qui trascritta con la sua forza ironica e esilarante. L’edizione originale del 1963 trova una nuova copertina, ma il contenuto rimane invariato: Chanfalla, Chirinos e il Suonatore sono tre girovaghi che cercano di estorcere del denaro al Podestà di un piccolo paesino. L’occasione è delle più felici, proprio mentre si svolge il matrimonio del figlio Benito Repollo con la figlia del Conservatore Juan Castrado. In cambio della promessa di animare la festa con magie e intrattenimenti, i tre buontemponi si intascano un sacco di soldi e preparano una scena che difficilmente i personaggi più in vista e noti del paese potranno dimenticare. I protagonisti truffatori de Il quadro delle meraviglie piazzano contro l’arco di accesso della piazzetta del paese un telaio da cui, promettono Chanfalla, Chirinos e il Suonatore, spunteranno magiche sorprese. In realtà il quadro delle meraviglie altro non è se non un enorme telaio di legno completamente vuoto su cui potranno vedere scene mitiche solo coloro che possono vantare una nascita legale. Tre sono i quadri: Sansone che fa crollare il tempio, un toro invincibile e una danza famosa. Nessuno però vede niente perché la cornice è vuota, ma dichiararlo significherebbe disonorare il buon nome della famiglia e così tutti applaudono l’invisibile scenetta. Quella raccontata da Camilleri in questo libro è una storia tratta da Cervantes ed è una divertente e sarcastica truffa che fa leva sulla credulità della gente. Un colpo di scena allieterà la vita dei poveri malcapitati che realmente al quarto spettacolo vedranno comparire qualcosa dietro il quadro: un capitano e due soldati che non fanno però parte della scena delle meraviglie, ma sono solo in realtà venuti ad arrestare i tre girovaghi. Chanfalla approfitterà così della confusione per istigare il giovane capitano a compiere delle prodezze e, della ilarità della folla, per scappare indisturbato con i suoi compari e con il malloppo.