Quaderno Spinoza (1841)

Quaderno Spinoza (1841)
25,35 €
Sense existències ara
Rep-lo a casa en una setmana per Missatger o Eco Enviament*
Nella primavera del 1841 uno studente ventitreenne, residente a Berlino, Karl Marx, trascrive su un quaderno, alla vigilia della conclusione del suo iter di studi, 170 passi dal "Tractatus theologico-politicus" di Spinoza.
E´ questo un metodo di lavoro che già gli è abituale e che utilizzerà ancor più frequentemente in seguito. Tutta la grande cultura europea, da Aristotele a Sismondi, da Machiavelli a Ricardo, è stata ritrovata, sotto forma di estratti, nei quaderni di Marx. Eppure il quaderno con i passi del "Tractatus", pubblicato per esteso per l aprima volta nel 1976 nella nuova edizione tedesca delle opere complete di Marx ed Engels, appare subito alquanto diversi dagli altri quaderni. L´esposizione della materia procede secondo un ordine che è radicalmente sovvertito rispetto a quello del testo di Spinoza. Si comincia con il capitolo VI del "Tractatus" per saltare poi al XIV, al XV, al XX e così via. Nessun capitolo manca però all´appello. E´ lecito pensare che ci si trovi davanti a un vero e proprio montaggio, a un´operazione intellettuale di grandissimo interesse che può configurarsi come il gesto di appropriazione di un pensiero altrui con il fine di utilizzarlo in proprio.
Il testo qui pubblicato è quindi non soltanto un prezioso documento della biografia intellettuale di Marx, ma anche "un nuovo testo" di Marx, sinora interamente inedito in Italia, scritto e montato con le parole di Spinoza. Il filosofo olandese diventa subito una presenza decisiva nell´itinerario del pensiero marxiano, una presenza che consente di cogliere al meglio la genesi autentica della critica dell´alienazione politica. La ricostruzione del "Tractatus" compiuta da Marx mette infatti in luce la prima definizione moderna del concetto di democrazia, un concetto che svela la natura sociale dell´uomo e risolve l´enigma della convivenza.