Officina pratese. Da Donatello a Filippo Lippi

Officina pratese. Da Donatello a Filippo Lippi
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Prato conobbe nel Quattrocento la sua stagione artistica più alta. Intorno alla fabbrica della Prepositura di Santo Stefano (poi cattedrale) presero forma imprese memorabili, da annoverare fra gli episodi più singolari e affascinanti del primo Rinascimento, di cui furono protagonisti artisti come Donatello, Michelozzo, Maso di Bartolomeo, Paolo Uccello e Filippo Lippi. A loro va aggiunto il figlio di fra Filippo, Filippino, che da Prato prese le mosse e a Prato tornò a lavorare da anziano. Su tutto domina la figura carismatica di Filippo Lippi, che fra anni ’50 e ’60 del Quattrocento eseguì gli affreschi nella cappella maggiore del Duomo. Altre sue opere documentano la fantasia eccitata e le estenuate eleganze di questa splendida maturità. Intorno a lui si formarono pittori che meritano di essere meglio conosciuti, come il Maestro della Natività di Castello o Fra Diamante. Prima di Lippi le figure di maggiore spicco che operarono per Prato furono Donatello e Paolo Uccello. Del primo spicca la Madonna col Bambino fra due angeli, sottovalutato capolavoro giovanile al quale è affiancata una piccola antologia di terrecotte che rappresentano l’aspetto sperimentale e geniale di questa sua prima produzione. Di Paolo Uccello vengono presentate alcune delle testimonianze più belle della sua irrequieta giovinezza, fra gli anni ’20 e ’30 del XV secolo.