Il fascismo degli antifascisti

Il fascismo degli antifascisti
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Nel maggio del 1974, in un articolo apparso sul «Corriere della Sera» col titolo «Il fascismo degli antifascisti», Pasolini prendeva posizione contro un antifascismo di maniera, che a trent´anni dalla fine della guerra appariva ormai fuori contesto e fuori tempo massimo. E metteva in guardia contro un nuovo fascismo: quel sistema dei consumi che a partire dagli anni Sessanta si era fatto responsabile dell´omologazione culturale del paese fino a rendere indistinguibile un fascista da un antifascista. Un potere senza volto, senza camicia nera e senza fez, ma capace di plasmare le vite e le coscienze. A partire da questo articolo il volume ripropone alcuni interventi, tratti dagli «Scritti corsari», di un autore che, come ha sottolineato Massimo Recalcati, ha avuto il merito di emancipare il fascismo dalle sue manifestazioni strettamente politiche, riconoscendovi «la dittatura come massificazione, irregimentazione, rinuncia al pensiero critico».