Scuola del mondo. Nove saggi sul romanzo del xx secolo

Scuola del mondo. Nove saggi sul romanzo del xx secolo
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Se la storia e la teoria della letteratura diventano sempre più nemiche dell’arte del romanzo, solo i romanzieri possono dire qualcosa di interessante sulla loro arte. Da questa realtà che da anni si consuma tra il gergo universitario con i suoi dibattiti tra specialisti, che pensano che l’arte sia qualcosa di troppo serio per i lettori e gli slogan delle pagine letterarie dei giornali, che si genuflettono rispettosamente alle mode e ai diktat del mercato editoriale, trae spunto l’idea di raccogliere nove saggi letterari scritti a diverse latitudini.
La storia del romanzo è sovranazionale e così dovrebbe esserlo la critica letteraria. Dalla Francia di Taillandier e Scarpetta alla Spagna di Goytisolo, dall’America Latina di Fuentes all’Italia di Affinati e Moresco, dalla Grecia di Proguidis al mondo anglossassone di James Wood e al Canadà anglofrancofono di François Ricard, i diversi saggi riflettono ciascuno su un’opera di un grande romanziere del xx secolo, da Kafka a Musil, da Hemingway a Svevo, da Faulkner a Kundera. Baudelaire, all’inizio della nostra modernità, ha affermato che «quanto più la critica è personale tanto più è universale». C’è da aggiungere altro? Forse questo: la sopravvivenza delle opere d’arte dipende dalla nostra capacità di non spezzare il legame famigliare, perfino organico, che ci lega a loro. Se rinunciamo a pensare in modo libero il senso, la qualità e la novità formale delle opere, di quelle presenti come di quelle passate, esse precipiteranno ben presto al rango di décor, di ornamento, destinato a documentare un’epoca storica, ma non a rivelarla.
Massimo Rizzante (1963) è poeta, saggista e traduttore. Ha fatto parte dal 1992 al 1997 del “Seminario sul Romanzo Europeo” diretto da Milan Kundera. Insegna all’Università di Trento e alla Tokyo University of Foreign Studies. Ha pubblicato le raccolte di poesia Lettere d’amore e altre rovine (Biblioteca Cominiana, 1999) e Nessuno (Manni, 2007) e la novella Ricordi della natura umana (La Camera Verde, 2010). Tra i lavori saggistici ricordiamo L’albero. Saggi sul romanzo (Marsilio, 2007) e Non siamo gli ultimi, vincitore del Premio Dedalus (Effigie, 2009). Per Adelphi ha tradotto Il sipario (2005) e Un incontro (2008) di Milan Kundera e curato l’antologia poetica di O. V. de L. Milosz, Sinfonia di novembre e altre poesie (2008). Sempre a sua cura sono usciti M. Crnjanski, Lamento per Belgrado (Ponte del Sale, 2010) e la nuova edizione dei Sonnambuli di H. Broch (Mimesis, 2010).