Contro il potere

Contro il potere
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Sense existències ara
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Un esperimento insolito e originale forma l´oggetto di questo libro di Giacomo Marramao: la messa a fuoco dei punti d´intersezione tra le genealogie filosofiche e le diagnosi radicali del Potere, del Comando e della Legge fornite, in tempi e contesti diversi, da due grandi scrittori mitteleuropei come Elias Canetti (attraverso un confronto costante con l´opera di Kafka) e Herta Müller (lungo l´asse che collega la figura del Lager alle esperienze di sorveglianza, isolamento e derelizione esistenziale presenti nelle stesse democrazie). Per afferrare il senso delle trasformazioni del potere occorre andare alle radici: all´arche o al principio che l´ha originato come fattore transculturale e trans-storico comune a tutte le società umane. Il potere non può essere soppresso: ogni tentativo di ´superarlo´ - sopprimendo questa o quella forma del suo esercizio - non ha finora fatto che potenziarlo. Il potere deve essere, invece, sradicato, sovvertito nella sua logica costitutiva: la logica dell´identità, innervata nell´illimitatezza del desiderio e nella doppia scena paranoica della paura e della morte dell´altro. Tracciare una linea di frattura e di opposizione al potere significa, nel cuore del nostro presente globale, spostare il focus sui soggetti e sulla loro potenza di metamorfosi/rigenerazione. Ma ciò è possibile solo staccandosi dal rumore dell´attualità e riprendendo il filo interrotto di opere solitarie ed estreme.